Sunday, August 26, 2007

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Mi scuso tardivamente, forse troppo, di non aver aggiornato il blog da almeno sei -6- mesi ma del resto dopo quasi un anno nella stessa città anche la novità inizia poco a poco a quotidianizzarsi e gli spunti per scrivere non sono mai quelli che vorresti (a meno che non si inizi a scribacchiare pensieri, parole, opere senza omissioni nella, per altro monotona, propria routine come molti lettori di questo blog a cui mando i miei saluti. Seguo sempre i vostri myspace. forse.)
Vivere a Sydney è indescrivibile e non perché sia migliore, peggiore, uguale o diverso da Milano ma perché, ora come ora, ciò che resta è solamente l’amarezza del tempo passato troppo in fretta.

Comunque sia inizierò con il descrivere l’itinerario del nostro viaggio che potrete confrontare con la dettagliatissima cartina che mi sono sbattuto a realizzare per voi, giusto per farvi sentire in obbligo di guardarla:





Volo da Sydney ad Ayers Rock per poi visitare le rocce più famose dell’outback australiano.
Ritorno ad Alice Spring, città abbastanza grande quanto monotona esattamente nel punto centrale dell’Australia per poi avventurarci verticalmente fino a giungere nelle vicinanze di Darwin: la città più nordica d'australia.
Da Darwin voleremo a Brisbane dalla quale, dopo aver soggiornato per una notte, ci recheremo a nord nelle due mete marittime forse più interessanti: Frayser Island e le Whitsundays.
Tornati a Brisbane in aereo ci sposteremo alle isole Fiji, precisamente a Bounty Island, per trascorrere in relax la nostra ultima settimana.
Tre giorni a Sydney concluderanno il tutto.

GIORNI TOTALI: 27
TOTALE ORE DI VOLO: 16
TOTALE CHILOMETRI COPERTI SU QUATTRO RUOTE: 4000

Saturday, February 17, 2007

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Ebbene si. Il blog dopo mesi e mesi ritorna ad essere aggiornato con immagini e testi irrimediabilmente accattivanti.


Della nostra permanenza a Sydney non vi è nulla di nuovo da aggiungere in quanto tutto è rimasto invariato da un paio di mesi a questa parte: la routine quotidiana inizia a prendere il sopravvento su di noi tanto da assopire la sensazione di novità che provavamo all’inizio.
Le giornate sono quasi tutte soleggiate nonostante il clima rimanga mite; quotidianamente una leggera brezza accarezza i nostri corpi mitigando l’afa che altrimenti sarebbe insopportabile.
I weekend li trascorriamo prevalentemente in spiaggia o facendo passeggiate in città nel caso il tempo non sia buono.


Sabato scorso abbiamo visitato il museo d’arte contemporanea che proponeva una mostra di visual art esportata direttamente dal Museo di arte moderna “Madame Pompidou” di Parigi. Purtroppo, a parte un bellissimo filmato di un artista inglese a me sconosciuto, non offriva una grande panoramica del settore moderno perché i filmati presentati evidenziavano in prevalenza la storia della video-art degli anni 70. Allo stesso tempo in un’altra sala del museo ci è capitato l’occasione di dare un’occhiata ad una bellissima quanto piccola esibizione di stampe e litografie dagli anni 60 ad oggi tra cui spiccavano sicuramente due litografie originali di Roy Lichtenstein, uno dei padri fondatori della pop art.



Per quanto riguarda il cibo abbiamo avuto la fortuna di trovare un “grocery store” nel quartiere italiano che vende solamente cose italiane: dal prosciutto fino ai budini della Cameo. Abbiamo programmato di farci un salto almeno un paio di volte al mese per acquistare cose di qualità introvabili nei supermercati come il parmigiano grattugiato e il pesto alla genovese. Non che faccia tutto schifo nei supermercati del centro però alcune cose non sono proprio qualitativamente paragonabili alle nostre anche se per altro il prezzi siano molto più conveniente che in Italia: con una 50di dollari che equivalgono a 30euro circa qui si esce dal supermercato ben carichi mentre in Italia basterebbe andare al supermercato con un marsupio.


Stiamo anche iniziando a pensare all’itinerario del viaggio in cui visiteremo gran parte del territorio australiano, dal deserto centrale fino alle coste tempestate di barriere coralline fantastiche e spiagge silenziose di sabbia bianca. L’abbiamo programmato l’ultimo mese di permanenza: 3 settimane da metà Luglio.
L’ultima settimana invece, soldi permettendo, desideravamo rilassarci in uno di quei paradisi dell’oceano pacifico: il top sarebbe sicuramente la Polinesia (Bora Bora), che a differenza delle 24ore di volo da Milano, da Sydney dista all’incirca 8ore di viaggio con eguale risparmio economico. Se i soldi non dovessero bastare per la Polinesia, sicuramente le Isole Fiji farebbero al caso nostro in quanto con 600/700 euro a testa si può tranquillamente permanere una settimana (volo aereo incluso).
Ma tempo al tempo…
g&e

Monday, January 01, 2007

resoconto di dicembre

Rieccoci da dove ci eravamo lasciati… ormai un mesetto è passato dall’ultima volta che ci siamo sentiti…
Fortunatamente la maggior parte delle cose è cambiata in meglio: come prima cosa abbiamo finalmente trovato un appartamentino monolocale vicino al centro solo per noi due. L’ubicazione precisa è Wynyard station, praticamente 4passi dalla strada principale e un quarto d’ora dal ristorante dove lavoro.
Il posto non è grandissimo ma ci stiamo veramente bene: sembra di vivere in una camera di albergo e sullo stesso piano abbiamo piscina, idromassaggio e palestra con una ventina di macchinari. Non male…I prezzi al confronto dell’affitto milanese sono veramente irrisori anche se questo non è certo l’appartamento più economico che vi era in città.
Alleghiamo immagini cosicché potrete esprimere un vostro giudizio personale.


Il mio lavoro è sempre lo stesso ormai da quasi un secolo anche se con l’anno nuovo vorrei trovare qualcosa di meglio. La Ele invece ha terminato il suo lavoro alla Christmas Warehouse ed è in cerca di un altro lavoro; non dovrebbe essere troppo difficile trovarlo dato che l’oroscopo dava 5 stelline riguardanti lavoro. (5 stelline anche per l’amore ma dubito che questo vi interessi).

alleghiamo foto della christmas warehouse:


Passiamo alle sante feste:

VIGILIA DI NATALE (Christmas’ Eve per noi australiani)
La vigilia del Santo Giorno l’abbiamo trascorso nell’appartamento di una nostra amica transalpina in compagnia di una ventina di ragazzi provenienti da molte differenti parti del mondo: Colombia, Messico, Venezuela e Francia(POPOPOPOPOPOPO’).
La festa è stata bella: abbiamo bevuto qualche bicchiere di vino in cartone ed un paio di bicchieri di coca calda mischiata con rum o vodka a scelta, contrariamente il cibo non era per nulla malvagio. La cena consisteva in variegate portate di insalata di mare, pollo alla coca-cola (che può sembrare schifoso da dire ma posso assicurare che non era affatto male, come testimonia la mia foto), patate al forno con formaggio (piatto tipico francese stando a sentire l’amica della Ele) e crepes alla nutella con gelato alla vaniglia (molto francesi e molto buone).
C’è stato uno scambio collettivo di regali alla fine e noi abbiamo ricevuto un piattino souvenir dorato della baia di Sydney e un asciugamano da spiaggia con decorazioni aborigene. Ridete ridete che questi 2regali verranno riciclati per i più fortunati di voi.

NATALE (Christmas day per noi australiani)
Il 25 l’abbiamo santificato con una bella mangiata in tipico stile italiano nel nostro nuovissimo appartamento:
antipasto – tartine al salmone con spumante
primo – tagliatelle fresche al ragù
secondo - spezzatini al vino bianco con patate e piselli
frutta – uva bianca
dessert – panettone originale e spumante anch’esso rigorosamente italiano
(perché siamo tradizionalisti quanto nazionalisti)


CAPODANNO
La sera del 31 Dicembre era una serata alquanto mite e temperata, il vento spirava lieve alle nostre spalle mentre rimiravamo la baia di Sydney in attesa degli stupendi fuochi artificiali che si susseguirono allo scoccare della mezzanotte.
Eravamo in compagnia dei nostri due amici monzesi (Phorme e Zippo) con annessi altri italiani tra cui il fratello di Zippo, una amica coreana della Ele (Sunny) con annesso un suo amico taciturno anch’esso coreano, e due miei colleghi indiani pazzissimi (Sammy e …) con annessi due loro amici.
e

g&e

Tuesday, December 05, 2006

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Rieccoci qui col nostro appuntamento semisettimanale…scusate il ritardo ma in questi giorni abbiamo avuto qualche problemuccio pratico da risolvere: in un giorno i padroni di casa ci hanno sbattuto fuori. Bella storia direte, già: bella storia. Adesso siamo ritornati in ostello con le 2ragazze finlandesi con cui dividevamo l’appartamento in cerca di un altro posto permanente. La cosa negativa è la moltitudine di gente che nel periodo natalizio affolla questa città: trovare una sistemazione penso sarà un’ardua impresa ma come dice il Lapo, bisogna sempre tirare avanti.
Lo sbalzo termico di Sydney è un fenomeno incredibile: si può passare dai quaranta gradi notturni di 2giorni fa fino ai 15gradi ventosissimi di oggi pomeriggio. E’ un po’ come quando girate la manopola dalla doccia portando la temperatura dell’acqua nella gradazione opposta: una bella botta insomma.
E pensare che da noi appena si cambia stagione sono tutti a casa influenzati: qui sarebbe da mettersi a letto tutti i giorni. (E alla pigrona della Ele non dispiacerebbe affatto tra l’altro. Le è venuto anche il raffreddore! Non tutti possono avere il mio fisico di acciaio.)

Monday, November 20, 2006

Blue Mountains

Oggi abbiamo passato una splendida giornata alle Blue Mountains in compagnia dei nostri coinquilini franco canadesi e di una ragazza italiana.

Questo posto si trova a circa 2 ore di treno da Sydney; da veri turisti abbiamo preso il "Sydney explorer bus" e la "scenic skyway" visitando le cascate della leura (non della loira che sono in germania)e le famose "three sisters" immersi nella sterminata flora australiana.
Purtroppo non abbiamo visto koala, ragni, serpenti, coccodrilli e marsupiali ma lo scenario era mozzafiato...




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Miei sudditi ed adulatori, questa Sydney è sempre più spaventosamente piacevole da vivere.
Ci sono un sacco di negozi interessanti: fumetterie che vendono di tutto, librerie specifiche su generi come fantascienza, horror e crime (gialli e noir), negozi di musica di seconda mano dove puoi trovare anche cd nuovi di gruppi come radiohead o smashing pumpkins a10 dollari (6euro), negozi di abbigliamento con vestiti minimal o altri con roba coloratissima in stile giapponese...peccato non avere troppi soldi da spendere.
Ho cambiato definitivamente ristorante e tutto procede per il meglio, lavoro bene senza sbattermi troppo, i colleghi sono tutti brava gente, la maggior parte dei clienti è gentile e se non capisco qualcosa (tipo quando mi dicono bruscè al posto di bruschetta) sono disponibilissimi a ripetere indicando sul menù, le mance sono buone (faccio 20\25dollari al giorno (15euro più o meno)… ci manca solo l’amaro Lucano insomma.
Anche la Ele è contenta del suo lavoro alla Christmas warehouse, anche se la tengono un attimino più in riga, i clienti sono allo stesso modo molto gentili e cordiali.
Tutto sommato per essere qui da un mese non abbiamo niente da lamentarci.
Ieri sera siamo usciti con 2 ragazzi di Monza che sono appena arrivati e gli abbiamo spiegato un po’ di cose necessarie che purtroppo noi abbiamo dovuto provare sulle nostre spalle: visitare case piene di cinesi messi in tutti gli angoli (ne abbiamo trovata una un giorno con il salotto diviso in 4 o 5 stanzette minuscole con delle lenzuola appese su fili di stendi biancheria.. peccato non averci fatto una foto…), pagare un sacco di soldi per telefonare senza usare le carte internazionali..ecc
Stasera dovremmo andare a casa dei nostri due amici svedesi ad una festa presumo con un po’ di gente, arriveremo un po’ in ritardo in quanto io lavorerò fino alle 11…speriamo di divertirci!

Friday, November 10, 2006

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Il tempo di scrivere non manca più come nelle prime settimane ed i ritmi lavorativi insieme ai pochi luoghi fino ad ora conosciuti stanno pian piano adattandosi alla nostra prospettiva quotidiana. Le poche comodità di una stretta e scomoda casa si fanno comunque sentire rispetto all’ostello in certi casi (più che altro il modem wireless ora trova molto più campo e la connessione si è quantomeno velocizzata). Abbiamo trovato per ora questo piccolo (e di certo non economico) appartamentino in centro che dividiamo con altri 4 silenziosi inquilini, 2ragazze finlandesi e una coppia di migliori amici canadesi (stando a ciò che mi ha detto la ragazza…), abbiamo la nostra stanzetta in cui crogiolarsi durante questi giorni apatici e freddi che precedono l’arrivo della stagione estiva. Abbiamo un po’ perso i contatti con i ragazzi che avevamo conosciuto in ostello per concentrarci nella ricerca di una sistemazione abitativa e lavorativa che occupava gran parte del nostro tempo libero. La prossima settimana dovrei iniziare a lavorare in un altro pseudo ristorante italiano in centro a 2 minuti di strada dal nostro appartamento; la cosa promette bene in quanto per aspirare ad un lavoro più interessante migliorare l’inglese parlato\capito è cosa fondamentale. La Elena invece ha trovato lavoro come commessa in un megastore natalizio: renne, ghirlande, babbi natale, pupazzi di neve, palline, alberi ne fanno da padroni. Diciamo che quindi il problema del mantenimento è quasi accantonato…

Sydney è una città strana, a differenza di Milano il suo grigiore è celato dietro un apparente stato di benessere generale, i tubi luminescenti che di notte scorrono sulle vetrate dei palazzi del centro, le insegne luminose che brillano fuori dei negozi spesso malandati ne sono taciti testimoni; è senza dubbio una città moderna e all’avanguardia economica ma c’è qualcosa che non mi convince totalmente in essa. La periferia è realizzata in tipico stile anglosassone con casette simili che non smettono mai di susseguirsi, parchi e praticelli che si materializzano ovunque si giri l’occhio e un pizzico di non curanza generale per l’ambiente circostante, anch’esso tipicamente inglese.
La gente del posto è per la maggior parte cordiale, simpatica e disponibile anche se per ora, se non con qualche cliente per rapidi scambi di opinioni, non mi sono mai intrattenuto in discorsi concreti con nessuno di loro…

Tuesday, October 24, 2006

at the beginning...

messaggio per gli innumerevoli frequentatori di questo blog.
vi stiamo scrivendo da una piccola camera che condividiamo con altre 3 persone, (foto insieme) due ragazzi svedesi e un ragazzo canadese. Dopo una settimana di convivenza siamo diventati una grande famiglia, sembra di stare a casa… peccato che il tempo scorre velocemente, e lunedi’ le nostre strade si divideranno, ognuno continuerà la propria solitaria avventura alla scoperta dell’Australia!

Eh… l’ Australia, è difficile trovare parole per poter descrivere questo grande continente, non siamo ancora in grado di farlo, per ora abbiamo potuto girare qualche strada del centro di Sydney.
…sydney e' grande e varia. i sobborghi somigliano a quelli di londra mentre il centro somiglia a seattle o a toronto o a detroit o a phoenix o a chicago o a houston (barrare una scelta a vostro piacimento). Non è una città comune, non ci sono parole per poterla descrivere, è così strana.... moderna ma nello stesso tempo datata, grandi grattacieli si contrappongono a piccoli palazzi e a graziose villette.


Noi soggiorniamo vicino a central station, il nostro ostello si trova sulla via principale di Sydney, George Street, la gente e' molto varia e non ci sono arabi ma in compenso un numero spopositato di cinesi in quanto il centro e' vicino a chinatown... trovare una casa pulita e spaziosa e' un'impresa ardua..devi avere molta fortuna. staremo in ostello fino ad allora...
il lavoro a quanto pare non sembra un problema... gabri ha appena trovato lavoro come cameriere in uno pseudo ristorante/cocktail bar italiano gestito da australiani, mentre io lavoro come baby sitter in una famiglia italiana con una splendida casa vicino alla scogliera…

a presto
e&g

Notte a Dubai

Ed eccoci a Dubai…
nemmeno il tempo di arrivare che l’aereo per Sidney è gia dietro il gate di imbarco qui di fronte a me, unico a gambe incrociate sul pavimento(purtroppo tutte le poltroncine erano gia state occupate dalla metà degli isolani).
Tra l’altro ho scoperto che l’aereo si fermerà a Bangkok per un rifornimento di circa un’ora, perciò dovrò attenderne circa 17 rilegato su un piccolo sedile dell’economy class prima dell’arrivo. Fortunatamente lo schermo posto sul retro del sedile anteriore permette di svagare la propria mente con film in lingua originale (pochissimi decenti in italiano: es. il diavolo veste prada), cartoni animati (simpson e family guy, il nome originale della famiglia griffin), serie tv (scrubs e csa) ed una vastissima scelta di cd musicali tanto per rendere un po’ più piacevole il volo.

Veniamo al punto, cosa dire di Dubai dopo esserci stato solo per 4 ore in un grandissimo e gratuito albergo vicino all’aeroporto?
difficile dare un’opinione ma posso dire che la maggior parte della gente vista per la strada durante il breve tragitto sembra più indiana che araba e l’umidità, mescolata con il vento caldo del deserto, fa percepire ai nostri corpi una temperatura infernale…