Monday, November 20, 2006

Blue Mountains

Oggi abbiamo passato una splendida giornata alle Blue Mountains in compagnia dei nostri coinquilini franco canadesi e di una ragazza italiana.

Questo posto si trova a circa 2 ore di treno da Sydney; da veri turisti abbiamo preso il "Sydney explorer bus" e la "scenic skyway" visitando le cascate della leura (non della loira che sono in germania)e le famose "three sisters" immersi nella sterminata flora australiana.
Purtroppo non abbiamo visto koala, ragni, serpenti, coccodrilli e marsupiali ma lo scenario era mozzafiato...




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Miei sudditi ed adulatori, questa Sydney è sempre più spaventosamente piacevole da vivere.
Ci sono un sacco di negozi interessanti: fumetterie che vendono di tutto, librerie specifiche su generi come fantascienza, horror e crime (gialli e noir), negozi di musica di seconda mano dove puoi trovare anche cd nuovi di gruppi come radiohead o smashing pumpkins a10 dollari (6euro), negozi di abbigliamento con vestiti minimal o altri con roba coloratissima in stile giapponese...peccato non avere troppi soldi da spendere.
Ho cambiato definitivamente ristorante e tutto procede per il meglio, lavoro bene senza sbattermi troppo, i colleghi sono tutti brava gente, la maggior parte dei clienti è gentile e se non capisco qualcosa (tipo quando mi dicono bruscè al posto di bruschetta) sono disponibilissimi a ripetere indicando sul menù, le mance sono buone (faccio 20\25dollari al giorno (15euro più o meno)… ci manca solo l’amaro Lucano insomma.
Anche la Ele è contenta del suo lavoro alla Christmas warehouse, anche se la tengono un attimino più in riga, i clienti sono allo stesso modo molto gentili e cordiali.
Tutto sommato per essere qui da un mese non abbiamo niente da lamentarci.
Ieri sera siamo usciti con 2 ragazzi di Monza che sono appena arrivati e gli abbiamo spiegato un po’ di cose necessarie che purtroppo noi abbiamo dovuto provare sulle nostre spalle: visitare case piene di cinesi messi in tutti gli angoli (ne abbiamo trovata una un giorno con il salotto diviso in 4 o 5 stanzette minuscole con delle lenzuola appese su fili di stendi biancheria.. peccato non averci fatto una foto…), pagare un sacco di soldi per telefonare senza usare le carte internazionali..ecc
Stasera dovremmo andare a casa dei nostri due amici svedesi ad una festa presumo con un po’ di gente, arriveremo un po’ in ritardo in quanto io lavorerò fino alle 11…speriamo di divertirci!

Friday, November 10, 2006

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Il tempo di scrivere non manca più come nelle prime settimane ed i ritmi lavorativi insieme ai pochi luoghi fino ad ora conosciuti stanno pian piano adattandosi alla nostra prospettiva quotidiana. Le poche comodità di una stretta e scomoda casa si fanno comunque sentire rispetto all’ostello in certi casi (più che altro il modem wireless ora trova molto più campo e la connessione si è quantomeno velocizzata). Abbiamo trovato per ora questo piccolo (e di certo non economico) appartamentino in centro che dividiamo con altri 4 silenziosi inquilini, 2ragazze finlandesi e una coppia di migliori amici canadesi (stando a ciò che mi ha detto la ragazza…), abbiamo la nostra stanzetta in cui crogiolarsi durante questi giorni apatici e freddi che precedono l’arrivo della stagione estiva. Abbiamo un po’ perso i contatti con i ragazzi che avevamo conosciuto in ostello per concentrarci nella ricerca di una sistemazione abitativa e lavorativa che occupava gran parte del nostro tempo libero. La prossima settimana dovrei iniziare a lavorare in un altro pseudo ristorante italiano in centro a 2 minuti di strada dal nostro appartamento; la cosa promette bene in quanto per aspirare ad un lavoro più interessante migliorare l’inglese parlato\capito è cosa fondamentale. La Elena invece ha trovato lavoro come commessa in un megastore natalizio: renne, ghirlande, babbi natale, pupazzi di neve, palline, alberi ne fanno da padroni. Diciamo che quindi il problema del mantenimento è quasi accantonato…

Sydney è una città strana, a differenza di Milano il suo grigiore è celato dietro un apparente stato di benessere generale, i tubi luminescenti che di notte scorrono sulle vetrate dei palazzi del centro, le insegne luminose che brillano fuori dei negozi spesso malandati ne sono taciti testimoni; è senza dubbio una città moderna e all’avanguardia economica ma c’è qualcosa che non mi convince totalmente in essa. La periferia è realizzata in tipico stile anglosassone con casette simili che non smettono mai di susseguirsi, parchi e praticelli che si materializzano ovunque si giri l’occhio e un pizzico di non curanza generale per l’ambiente circostante, anch’esso tipicamente inglese.
La gente del posto è per la maggior parte cordiale, simpatica e disponibile anche se per ora, se non con qualche cliente per rapidi scambi di opinioni, non mi sono mai intrattenuto in discorsi concreti con nessuno di loro…